Negli ultimi anni, avrai sicuramente notato come l’infestazione di cimici marroni sia diventata un fenomeno sempre più comune in Italia, un cambiamento significativo rispetto alla presenza abituale, seppur fastidiosa, delle classiche cimici verdi. Oggi, però, ci troviamo a fronteggiare un’escalation di cimici marroni come mai prima d’ora. Ti sei mai chiesto da dove provengano queste cimici? Cosa le attira? Quali sono le cause dell’invasione? E cosa succede se ti punge una di queste cimici? Vediamo insieme, passo dopo passo, la risposta a queste domande con un’analisi dettagliata del profilo di questo fastidioso invasore per capire come poter effettuare una disinfestazione cimici asiatiche sicura ed efficace.
Cosa sono le cimici marroni o cimici asiatiche?
La cimice marrone, scientificamente nota come Halyomorpha halys e comunemente chiamata cimice asiatica o cimice marmorizzata, è un insetto appartenente alla famiglia dei Pentatomidae. Originaria dell’Asia orientale (Giappone e Taiwan) questa specie è diventata un noto parassita agricolo in molte parti del mondo, inclusi Stati Uniti ed Europa, dove è stata introdotta accidentalmente e si è diffusa rapidamente. Probabilmente, la sua diffusione è dovuto dal traffico commerciale internazionale, all’interno di contenitori e imballaggi di merci.
La cimice marrone è facilmente riconoscibile per il suo corpo a scudo marmorizzato di colore marrone con sfumature e segni più chiari o scuri. È un insetto fitofago, cioè si nutre di un’ampia varietà di piante e coltivazioni, comprese molte colture agricole e piante ornamentali, utilizzando il suo apparato boccale pungente e succhiante per estrarre i succhi dalla pianta ospite.
Questo tipo di cimice si nutre in un modo particolare: usa il suo apparato boccale per bucare la superficie delle piante. Mentre si nutre, inietta sostanze che danneggiano i tessuti delle piante, causando la formazione di piccole fossette o aree morte, note come necrosi, sui frutti.
Quali sono quindi i danni che può provocare?
Le cimici asiatiche provocano, maggiormente, danni agricoli:
- Lesioni ai Frutti: Causano danneggiamenti visibili che influiscono sulla crescita e lo sviluppo del frutto.
- Necrosi: Le zone nutrite dalle cimici possono necrotizzarsi, compromettendo sia la qualità che il valore commerciale del prodotto.
- Danni alle Foglie: Le piante subiscono perforazioni e danni estetici alle foglie che possono alterarne la funzione fotosintetica.
- Perdita di Semi: I semi delle piante attaccate possono essere danneggiati o andare persi, influendo sui futuri raccolti.
- Diffusione di Fitopatogeni: Potenzialmente possono trasmettere patogeni da una pianta all’altra, fungendo da vettori di malattie.
Questi insetti sono un rischio anche per gli ambienti domestici, specialmente durante i mesi più freddi quando cercano riparo nelle abitazioni: possono infestare facilmente le nostre case perché formano aggregazioni difficili da gestire; se disturbate, rilasciano un odore sgradevole che può essere difficile da eliminare e le loro secrezioni possono macchiare tessuti, mobili e superfici, creando ulteriori disagi nella pulizia domestica.
Cimici asiatiche: cosa mangiano?
Le cimici marroni, essendo insetti fitofagi, mostrano un interesse particolare per gli orti e per una varietà estesa di piante, frutta, verdura e colture agricole. Questi insetti sono attratti da numerose specie vegetali, il che li rende un serio problema per gli agricoltori e i giardinieri. Tra le colture più comunemente colpite si annoverano:
- Mele
- Pesche
- Pere
- Mais
- Soia
- Nocciole
La loro dieta varia può portarle a spostarsi su ampie aree agricole in cerca di cibo.
La differenza tra cimici verdi e cimici marroni
La cimice marrone, cimice asiatica o cimice marmorizzata (Halyomorpha halys) e la cimice verde (Nezara viridula) sono due specie distinte, entrambe appartenenti alla famiglia dei Pentatomidae, ma con alcune differenze significative. La cimice marrone si distingue per il suo aspetto marmorizzato con sfumature di marrone, grigio e a volte tonalità verdastre, con un corpo a forma di scudo e bordi lisci. È originaria dell’Asia orientale ed è stata introdotta accidentalmente nei nostri paesi.
La cimice verde è prevalentemente di colore verde brillante, il che la aiuta a mimetizzarsi con le foglie e le piante su cui si nutre. È meno invasiva rispetto alla cimice marrone, ma può ancora causare danni significativi alle coltivazioni. Tuttavia, entrambe hanno ghiandole odorifere che emanano un odore a dir poco sgradevole.
In realtà, la differenza più importante tra le due si trova nella loro longevità e capacità riproduttiva. Le cimici asiatiche possono vivere notevolmente più a lungo rispetto ad altre specie, con esemplari adulti che spesso superano l’anno di vita, arrivando talvolta fino a un anno e mezzo. Inoltre, le femmine di questa specie sono estremamente prolifiche: possono deporre circa trenta uova per volta, raggiungendo un totale di 400-500. Questo tasso di deposizione è considerevolmente più elevato rispetto ad altre specie di cimici.
Quindi, la cimice marrone tende a essere più problematica a causa della sua capacità di sopravvivere in un’ampia varietà di condizioni climatiche e di adattarsi a diversi ambienti, causando così infestazioni più estese e difficili da controllare. Inoltre, mentre la cimice verde è generalmente considerata un problema solo durante la stagione di crescita, la cimice marrone può infestare anche gli ambienti domestici durante i mesi più freddi, cercando rifugio all’interno delle case e diventando un fastidio per i residenti.
La cimice marrone o cimice marmorata punge?
Assolutamente no! Le cimici marroni, conosciute anche come cimici marmorizzate, non sono insetti ematofagi e quindi non pungono né gli esseri umani né gli animali domestici. Il loro apparato boccale è specializzato per perforare e succhiare il contenuto nutritivo da foglie, piante e frutti, ma non è adatto per penetrare la pelle umana o animale. Nonostante non rappresentino una minaccia diretta in termini di morsi o punture, queste cimici possono comunque essere motivo di preoccupazione a causa della loro tendenza a rifugiarsi nelle nostre case quando le temperature esterne iniziano a scendere.
Attratte dal calore, le cimici marroni possono infatti entrare negli edifici attraverso piccole aperture in cerca di un luogo protetto dove passare l’inverno. Questo comportamento le porta spesso ad accumularsi in grandi numeri all’interno di muri, soffitte o altri angoli riparati, diventando così una presenza indesiderata nelle abitazioni. Anche se non pericolose fisicamente, possono diventare un fastidio a causa del loro odore sgradevole quando vengono schiacciate o disturbate e per le loro secrezioni che possono lasciare macchie su tessuti e superfici. Pertanto, sebbene non pungano, è importante gestire tempestivamente la presenza di queste cimici per evitare disagi durante i mesi più freddi.
Infestazioni cimice marrone: da cosa deriva?
Con il risveglio della primavera, la cimice marrone sembra essere ovunque: si insinua tra i panni stesi, si accumula su pareti e finestre delle case, invade garage e rimesse e vola in modo maldestro nelle nostre stanze. Ma quali sono le cause di questa infestazione?
Come già anticipato, la cimice marrone è arrivata in italia intorno al 2012 dall’Asia, facilitata dal movimento internazionale di merci. Una volta arrivate nel nuovo ambiente, questa specie si è stabilizzata ed ha proliferato rapidamente soprattutto nelle campagne, perché trovano ristoro nella vegetazione. Ad oggi hanno ormai invaso anche molte aree urbane, con particolare intensità nel Nord del paese, dove intere regioni vengono prese d’assalto.
La causa principale sta nel fatto che in Italia, come in altre parti dell’Europa, la cimice marrone non ha nemici naturali come predatori o parassiti che ne contrastino la diffusione, permettendo così una proliferazione incontrollata. Nel loro ambiente nativo asiatico, invece, esistono predatori specifici: antagonisti naturali, piccoli insetti simili a vespe che attaccano le uova della cimice marmorata.
Un’altro aspetto che gioca molto sulle cause delle infestazioni è il cambiamento climatico. Condizioni climatiche più miti durante l’inverno possono aumentare la sopravvivenza e il successo riproduttivo di questi insetti, portando a infestazioni più acute.
Come eliminare le cimici marroni?
Potrebbe arrivare il giorno in cui, anche nel nostro Paese, degli antagonisti naturali si svilupperanno per gestire e controllare l’infestazione di cimici marroni ma, fino ad allora, non è necessario rintanarsi in casa. Esistono diverse strategie efficaci che puoi adottare.
Innanzitutto, previeni l’ingresso delle cimici sigillando accuratamente crepe e fessure su finestre, porte e altri punti di accesso. L’installazione di zanzariere può offrire una barriera efficace contro questi insetti. Per rimuoverle all’interno delle abitazioni, l’aspirapolvere è uno strumento ideale: permette di catturare le cimici senza schiacciarle, evitando così di liberare il loro odore sgradevole.
Se invece vuoi proteggere le colture, puoi adottare metodi di coltivazione integrata e applicare trattamenti con sostanze repellenti naturali come l’olio di neem o la piretrina. Queste sostanze scoraggiano le cimici senza arrecare danno all’ambiente. Installare trappole a feromoni nei campi può anche essere un modo efficace per monitorare e controllare le popolazioni di cimici, attirandole verso un’area specifica per poi eliminarle facilmente.
In caso di infestazioni più gravi, l’uso di insetticidi specifici può essere considerato. Questo intervento dovrebbe però essere eseguito con cautela e, idealmente, sotto la supervisione di un esperto per minimizzare l’impatto negativo su altri insetti benefici e sull’ecosistema circostante. Se l’ infestazione di cimici è particolarmente problematica, la soluzione migliore è rivolgersi a professionisti del settore.
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